14 giugno 2012

MAMMA......che mestiere difficile!

Sto leggendo un libro molto interessante e, sotto certi aspetti, geniale: “Il bambino è competente. Valori e competenze in famiglia”, di Jesper Juul, terapeuta familiare danese.


Ormai mi sono lanciata nel fantastico mondo della letteratura “pedagogica”…come la chiamo io…Dopo il libro “Nessun genitore è perfetto”, eccone un altro che parla del rapporto genitori-figli e dà dritte davvero interessanti su come “considerare” i bambini.

L’altro giorno sono arrivata al capitolo che tratta di AUTOSTIMA e FIDUCIA IN SE STESSI.

Juul ne dà tale definizione:

Autostima: è la conoscenza e l’esperienza di quello che siamo. Si riferisce a quanto conosciamo di noi stessi, e a come consideriamo ciò che sappiamo. L’autostima, poca o olta che sia, è una qualità esistenziale.

Fiducia in sé: è la misura di ciò che riteniamo di essere in grado di fare, di quanto pensiamo di essere validi e capaci, o maldestri e inefficienti

Queste qualità sono fondamentali per una sana crescita e il genitore deve riuscire ad alimentarle e a supportarle il più possibile nel proprio figlio.

Dice delle cose davvero interessanti. Leggete qui:

<< Il nostro senso di autostima viene alimentato da due esperienze: innanzitutto quando una persona per noi importante ci vede, e ci identifica per quello che siamo; e poi quando “sentiamo” di essere riconosciuti e apprezzati dagli altri per quello che siamo.Queste due percezioni sono i requisiti preliminari per instaurare una vita proficua per noi e per gli altri.

Mi spiego meglio: io credo che tutti i genitori amino i loro figli, ma che non tutti siano capaci di esprimere altrettanto bene questo sentimento. Eppure l’espressione dell’amore è un fattore decisivo per lo sviluppo dell’autostima. […] Non hanno importanza i sentimenti dei genitori, ciò che conta è come vengono recepiti dal bambino. […] Altri genitori esprimono il loro amore concentrandosi su se stessi:”Fai attenzione a non cadere e a non farti male”. Quest’ansia incessante frena lo sviluppo dell’autostima nel bambino perché il messaggio che lui riceve è: “Non mi aspetto che tu ce la faccia >>.


Vogliamo parlarne?????????? Quante volte al giorno dico questa frase a Gabriele??????

Non fare questo perché cadi, non fare quello che ti fai male, stai attento, non correre, non saltare, ecc “…potrei andare avanti all’infinito con mille varianti sul tema!!!!!

AIUTOOOOO…..spero di non aver minato troppo la sua autostima in erba!!! E’ solo che, vi confesso, sono terrorizzata che si faccia male…ho proprio una sorta di fobia!!!!!! Non riesco a gestire la sofferenza di mio figlio e allora faccio di tutto per evitargliela….Solo che così non cresce….non gli permetto di fare esperienze…..Qualche volta dovrebbe cadere dalla sedia per imparare che dondolarsi è pericoloso…giusto???? (è un esempio….)

Ci sto provando, giuro…Sto cercando di mordermi la lingua ogni volta che sta per uscirmi dalla bocca qualche raccomandazione….ma è davvero difficile!!!

Voi come siete messe su questo fronte????

Oltretutto, leggendo il libro, mi sono resa conto che questo tipo di atteggiamento da parte del genitore è quello che ha avuto mia madre con me…(sia chiaro che non gliene do colpa e non la sto rimproverando…perché la capisco benissimo!!!) ed è forse per questo che sto riversando quest’ansia su Gabry….

Ma chi è che diceva che fare il genitore è il mestiere più difficile del mondo?????

C…o se c’aveva ragione!!!!!!



Lilly

2 commenti:

  1. Bè, dai, c'è una differenza tra essere presenti e seguire i propri bambini e assillarli e farli crescere insicuri...almeno così la penso io. Non credo che esista una mamma che non dice al proprio figlio di stare attento ;) Comunque penso che sia sempre utile leggere libri "pedagogici" e ti ringrazio per la segnalazione :)

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  2. Come ti capisco! Adesso che Gianluca vuole esplorare il mondo sono sempre sull'attenti! Ma cerco di non essere troppo invadente nelle sue scorribande e cosi qualche "zucca" arriva. Ma mi da MOLTO fastidio quando sono gli altri a dirgli continuamente "NOn corrrere, non andare li che poi cadi e ti fai la bua...." Insomma se non glielo dico io che sono la mammma Tu come ti permetti???? Sono sempre piu convinta che molto mi considerino una mamma degenere.....
    Ilaria

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